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Sperimentare il Problem Based Learning sul tema dell’Energia di Agenda2030

Il PBL (Problem Based Learning) è una delle metodologie attive più stimolanti: a partire da un problema reale si cerca una soluzione e nel cercarla si studia e si apprende!

INTRODUZIONE Proseguiamo la nostra rassegna di Metodologie Didattiche Attive applicate all’Agenda 2030. Stavolta vedremo come organizzare un Problem Based Learning (Apprendimento per Problemi) connesso al tema dell’Energia Pulita. Ma cosa è un PBL (Problem Based Learning?).

IL PBL IN BREVE Si tratta di una metodologia didattica attiva che mira a far raggiungere dei contenuti mediante la risoluzione di un problema, possibilmente reale (non quindi un esercizio). Dunque i contenuti non si spiegano tutti subito (come nella didattica tradizionale); il docente dà i cenni necessari, tutto il resto lo si apprende sperimentando. E’ questa una delle metodologie, per altro, più naturali.

ESEMPIO DI PBL Un esempio: devo aggiustare la finestra, come faccio? Di certo non studio “la storia delle finestre” (erogazione dei contenuti) ma mi confronto con un problema reale. Alcune discipline da sempre operano in questo modo (informatica, fisica, geometria), altre quasi mai (letteratura, filosofia, storia). Ma allora, si potrebbe dire, svolgere una equazione o tradurre una versione è comunque “risolvere un problema”. In parte, minima, si, ma nel complesso per “problema” si intende uno scenario complesso che si potrebbe dare nella vita reale (nella quale, si spera, non si “incontrano” versioni di greco da tradurre!). 

Vediamo quindi come potremmo procedere in ordine al tema scelto (Energia Pulita):

Idea di fondo: piuttosto che studiare tutte le forme di energia pulita (alcune del tutto irrealizzabili in determinati contesti), si prova a risolvere (almeno sulla carta) un problema reale, ad esempio: come provvedere al riscaldamento della scuola senza usare il gas? E avendo a disposizione un budget economico molto modesto? Ecco, risolvere questo problema porterà gli studenti a conoscere molte soluzioni (ad esempio i pannelli solari, il fotovoltaico, l’eolico) e a concludere che la stragrande maggioranza di esse è spesso (e purtroppo) di impossibile attuazione se non a fronte di ingenti investimenti.

Progetto/Prodotto da realizzare: realizzare uno studio di fattibilità (ovviamente semplificato) relativo a forme di approvvigionamento energetico della propria scuola

Requisiti: aver letto tutti o parte degli articoli sul tema in questione presenti nel sito dell’Agenda 2030 (cioè qui)

Obiettivi Didattici: conoscere in modo approfondito il tema dell’energia pulita (e non)

Obiettivi Trasversali: saper individuare ed elaborare proposte operative da attuare nel proprio contesto (apprendimento situato)

Fasi di lavoro in classe: il docente illustra il portale e alcuni concetti chiave mediante la lettura e il commento di articoli; vengono poi mostrati (semplici) studi di fattibilità con bilancio “costi/benefici). Infine vengono forniti materiali (ottimi quelli nel sito agenda 2030 di Indire)

Fasi di lavoro a casa: in gruppo si studiano le principali fonti di energia; si valutano le alternative energetiche del proprio territorio (Cittadinanza Attiva), si elabora uno studio di fattibilità con pro e contro relativo all’approvvigionamento energetico della propria scuola

Tempi: per un lavoro di tal genere, ipotizzando una introduzione di circa 45 minuti occorrono dalle 2 alle 3 settimane, specie se effettuato in gruppo. E’ opportuno prevedere fasi di lavoro ravvicinate e possibilmente arricchite dall’intervento di tecnici (i dsga della scuola sarebbero perfetti oppure componente genitori se esperta del settore)

Consegne: può essere utile leggere alcuni studi di fattibilità, di modo da comprendere struttura e forma di documenti di tal genere. Da consegnare un report sintetico possibilmente corredato di immagini (foto o elaborazioni cad) e grafici

Valutazione: per la valutazione è possibile procedere con rubric appositamente predisposte oppure tramite elaborato a risposte aperte (o chiuse) sugli obiettivi didattici su esposti

Vantaggi: il vantaggio di un lavoro di questo tipo è innanzi tutto quello di situare l’apprendimento nel proprio contesto (la scuola) mediante la risoluzione (complessa!) di un problema reale ed urgente. Altro vantaggio è coinvolgere altri soggetti rispetto ai docenti (dsga, amministrativi, eventualmente genitori) per far comprendere che la scuola è un luogo aperto e “comunicante” con l’esterno

Conclusioni
Questo tipo di approccio allo studio è fortemente “attivo” poichè coinvolge gli studenti a partire proprio dal loro vissuto. La richiesta poi di elaborare un documento formale è, di norma, molto più sfidante di un qualunque tema sull’argomento.

Se vuoi approfondire il tema e frequentare un Corso sulle Metodologie Attive e Agenda2030, il seguente percorso fa al caso tuo

PRONTI VIA Sono aperte le iscrizioni (clicca qui per form iscrizione) al Corso di Formazione Online su STEM, Agenda2030 e Metodologie Didattiche Attive rivolto a singoli docenti, che si terrà a Febbraio-Marzo 2022. Il corso, dall’approccio prettamente laboratoriale, ha l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sulle STEM mediante l’introduzione di 5 tra le più note metodologie attive: Project Work, Storytelling, Debate, Flipped Classroom e Webquest. Inoltre ciascuna metodologia e ciascun approccio stem saranno orientati agli obiettivi di Agenda2030, il che rende il corso anche un’ottima opportunità per strutturare percorso di Educazione Civica e Digitale.

PRIMO INCONTRO GRATUITO: Per illustrare al meglio la nostra proposta formativa il primo incontro sarà gratuito ed aperto a tutti coloro che volessero partecipare, previa comunicazione della propria adesione. Si precisa che il primo incontro sarà effettivo, non si limiterà pertanto ad una “promo” del corso.

PERCHE’ LE METODOLOGIE Perchè focalizzarsi sulle Metodologie e non sulle Tecnologie? Semplice: sono le prime che cambiano le cose, non le seconde. Crediamo infatti che ad oggi il bagaglio professionale di un docente debba essere arricchito non tanto da hardware e gadget quanto piuttosto da strategie e metodologie.

PROGRAMMA Il programma del corso si articola come segue

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DURATA Il corso si rivolge a docenti di ogni ordine e grado. Si articola in 5 incontri tematici più un sesto incontro (solo da noi offerto) in cui ogni corsista, se vorrà, potrà mostrare la propria sperimentazione e condividere i propri risultati. Il corso sarà certificato MIUR per 40 ore con 12 ore in sincrono col formatore.

FOLLOW UP Altro plus del nostro corso è che formatore si impegna a seguire i docenti corsisti per tutto il corso dell’a.s. 2021-22 mediante lavori e contatti nella classroom dedicata al corso.

VIDEO E INCONTRI Ogni incontro sarà registrato pertanto nessuno perderà nulla. Gli incontri pomeridiani si terranno dalle 17.00 alle 19.00 su piattaforma Meet mediante account dedicato fornito da CerticAcademy TouchME agenzia formativa presente da anni nel panorama formativo nazionale e accreditata MIUR.

MATERIALI Oltre alle videoregistrazioni degli incontri saranno forniti altri materiali di supporto via classroom

ISCRIZIONE Al momento non è richiesto nessun versamento, solo una preadesione non vincolante da effettuare a questo indirizzo (clicca qui). Volendo è possibile informare anche il formatore dell’avvenuta preadesione (a info@designdidattico.com)

PARTECIPANTI Il corso è aperto a tutti: docenti di ruolo, precari, educatori, operatori museali, appassionati e…perchè no…anche studenti!

COSTI Il costo del corso è 130 euro pagabili con Carta Docente. In seguito alla preadesione saranno forniti tutti i dettagli per perfezionare il pagamento.

CALENDARIO CORSO Il calendario del corso è il seguente: 16 febbraio, 21 febbraio, 1 marzo, 11 marzo, 18 marzo, dalle 17.00 alle 19.00 (le date potrebbero subire modifiche). Il sesto e ultimo incontro sarà calendarizzato in una data concordata coi corsisti. Il corso sarà attivato al raggiungimento di una certa soglia di iscritti. Pertanto, dopo la preadesione, al raggiungimento del quorum, si formalizza l’iscrizione mediante pagamento.

CERTIFICAZIONE E VALIDAZIONE Il corso è organizzato in collaborazione con TouchMe – Ente di Formazione accreditato MIUR e Membro della Coalizione Nazionale “Repubblica Digitale”, promossa dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e coordinata dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio. Prevede rilascio di attestato riconosciuto MIUR ai sensi del DM 170/2016.

DIGCOMPEDU il corso si colloca nelle aree 1, 2, 3, 5, 6 e avrà un livello B1-B2

FORMATORE Il formatore sarà Emiliano Onori che da anni si occupa di Stem e Metodologie Attive

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Per ogni tipo di informazione contattare il formatore Emiliano Onori info@designdidattico.com

Per organizzare workshop intensivi o corsi di formazione o su questo tema scrivere a info@designdidattico.com

Emiliano Onori

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Mi chiamo Emiliano Onori, sono insegnante di italiano e latino e formatore. Vivo nella provincia di Perugia ma insegno in quella di Arezzo. Leggi tutto

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