Infrastruttura, standardizzazione delle procedure e identità digitale sono tre passi ineludibili per rendere davvero efficace la digitalizzazione. Analizziamo allora questi step uno ad uno, da una parte con indicazioni di massima e dall’altra con spunti dedicati alla situazione e alle esigenze del sistema scolastico
Time out. Tempo scaduto. Ci rimangono solo i supplementari per far sì che l’Italia e la sua Amministrazione pubblica approdino ordinatamente online, unico modo per raddrizzare quella burocrazia nei cui lenti meandri si annidano non inestimabili biodiversità come accade nell’ecologia fluviale, bensì sacche inamovibili di problematiche che si autoalimentano.
Lo denuncia da tempo e senza risparmiarsi Alfonso Celotto, avvocato e professore di Diritto costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma 3 che si domanda nel titolo del suo ultimo libro: “È nato prima l’uomo o la carta bollata?”[1] «La burocrazia è un labirinto nei cui meandri per i cittadini è inevitabile perdersi e rappresenta un problema serio per lo Stato perché non solo costa molto in termini di mancata crescita del Pil e frena lo sviluppo ma diventa anche terreno fertile dove attecchisce la corruzione. La burocrazia è un male antico che viene da molto lontano» parafrasa uno dei suoi recensori. «Troppe leggi, troppa lentezza, troppi enti, troppa frammentazione di competenze, un linguaggio troppo oscuro». [2]
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Emiliano Onori
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