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Il Webquest come strategia didattica per l’uso consapevole di internet

Internet è ormai da anni entrata a pieno diritto nelle aule scolastiche e questo ha cambiato e sta cambiando in maniera epocale la scuola e il mondo della formazione. Ormai l’aula non è che una delle tante agenzie formative presenti sul territorio. Tuttavia l’ingresso della rete nelle nostre vite è stato rapidissimo e caotico, pertanto anche il suo impiego con finalità didattiche è spesso scoordinato e poco verificato. In altre parole suggerire oggi agli studenti di effettuare una ricerca “in internet”, come un tempo si chiedeva una ricerca “nell’enciclopedia” è una pratica tanto usuale quanto maldestra, poichè i confini della rete sono sterminati ed il docente non può avere il controllo (nè effettuare la verifica) dei materiali in essa presenti.

Come fare dunque? Come far lavorare i ragazzi in modo critico e coerente in rete, senza per questo esporli (ed esporci) ad una messe sconfinata di materiali la cui autorevolezza è spesso non verificabile, ancorchè in apparenza indiscutibile? Il webquest è una possibile risposta. Di che si tratta? Semplice: il webquest è quella strategia didattica che invita gli studenti ad effettuare ricerche in rete sulla base di soli materiali forniti e vagliati dal docente, seguendo un ordine composto da sei passaggi:

  1. Introduzione: dove si spiegano obiettivi e finalità
  2. Compito:dove si spiega la consegna da realizzare (relazione, ricerca, prodotto, etc.)
  3. Risorse: dove si consegnano i materiali (per lo più digitali quindi sitografia) e i criteri per usare materiali esterni a quelli dati
  4. Processo: dove si suggeriscono le fasi di lavoro da seguire
  5. Suggerimenti: (anche in itinere) dove si danno suggerimenti in base alle prevedibili difficoltà riscontrabili
  6. Conclusione: dove si illustra il lavoro e si riflette sull’intero processo.

Questo il protocollo suggerito da Bernie Dodge, ideatore nel 1995 del webquest (qui un approfondimento) e questi i possibili esiti e prodotti in uscita di un webquest:

  • Relazione
  • Ricerca
  • Esperimento di laboratorio
  • Tesi persuasiva
  • Realizzazione di un progetto
  • Analisi di un problema o di un contesto

Altra caratteristica importante del webquest è quella di sottoporre agli allievi problemi il più possibile autentici e concreti, di modo da immergerli in un processo di formazione “situato”. In un prossimo contributo vedremo i “Paradigmi Pedagogici” che stanno alla base del Webquest.

Emiliano Onori

designdidattico.com
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Mi chiamo Emiliano Onori, sono insegnante di italiano e latino e formatore. Vivo nella provincia di Perugia ma insegno in quella di Arezzo. Leggi tutto

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