Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di Media Education. Di cosa si tratta? Una breve definizione potrebbe essere: “il processo di insegnamento e apprendimento centrato sui Media”. Ma cosa significa più nel dettaglio? Potremmo dire, con David Buckingham, che si tratta di un “processo finalizzato a potenzialità di accedere, analizzare, valutare, produrre messaggi in tutti i formati di comunicazione” (internet, certo, ma anche radio, tv, fumetto, fotografia, disegno, illustrazioni, etc.). Media Education, dunque, non vuol dire solo “internet” o “smartphone”, ma riguarda un campo molto più ampio di saperi, competenze ed abilità.
Per quale motivo la Media Education dovrebbe divenire una assoluta priorità per le nuove (e non solo!) generazioni? Una prima risposta, tutta interna al mondo scuola, è perchè il Ministero della Pubblica Istruzione ancora non la inserisce al centro del Piano Nazionale Scuola (Digitale) e Formazione Docenti. In luogo, ad esempio, di addestramenti tecnici all’uso di device (penso a stampa 3d, visori, lim, tablet, etc.?). Ma al di fuori del vasto ecosistema scuola, ci sono altri motivi che dovrebbero rendere urgente e prioritario l’interesse per la Media Education. Vediamoli per ora in sintesi:
In un successivo contributo vedremo aspetti come: Media Literacy, Competenze di Media Education, Curricolo e molto altro.
Emiliano Onori
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2 anni ago ·
Veramente io ho sempre insistito sulla lettura onsapevole dei media ( soprattutto cinema e televisione) e ho semore spiegato ai miei alunni che quello che vedono e sentono in video non sempre corrisponde a verità ( ricordo un alunno che aveva scritto in un tema “Venghi” e si era lamentato che io lo avessi corretto dicendo che lo aveva sentito in un film che poi era Fantozzi) .
Per diventare cittadini consapevoli, spiego sempre loro, bisogna saper decodificare quello che sentono e vedono e imparare a distinguere la propaganda dalla verità.
Buon lavoro
Milena Porcaro
2 anni ago ·
Grazie
2 anni ago ·
I media, non possiamo negarlo, fanno parte della nostra vita, ma io ritengo che bisogna ancora “veicolarli” con attenzione, specialmente con i nostri ragazzi . Sono una sostenitrice del punto 10! Saper usare i media diventa indispensabile per non sentirsi “diversi”, ma solo spegnendoli ci si rende conto delle nostre capacità, ma soprattutto del nostro essere.
2 anni ago ·
Concordo