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Incontro con Andrea Marcolongo: conoscere i classici per conoscere se stessi. Sabato 23 marzo 16.30

In data 23 marzo 2019 ore 16.30 presso la Biblioteca del Liceo Città di Piero (Sansepolcro AR) si terrà l’incontro con la scrittrice Andrea Marcolongo, autrice de: “La Lingua Geniale: 9 ragioni per amare il greco” e de “La misura eroica”. Al mattino la scrittrice incontrerà gli studenti del liceo. Sarà l’occasione per parlare dei classici come luogo di incontro per conoscere se stessi.
La cittadinanza è invitata.

Emiliano Onori

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Andrea Marcolongo, scrittrice, ha 31 anni, si è laureata in Lettere Antiche all’Università degli Studi di Milano. Nella sua vita ha molto viaggiato e ha vissuto in dieci città diverse, ora ha scelto di vivere in Bosnia Erzegovina, a Sarajevo. Il suo libro d’esordio dedicato all’amore per il greco, La lingua geniale, con oltre 100.000 copie vendute solo in Italia, è diventato un caso editoriale tradotto in 17 paesi. Scrive di libri e di cultura per «La Stampa» e «D di Repubblica».  (da librimondadori.it)

 

 

 

 

Lo sappiamo tutti: la prima reazione davanti a un testo in greco antico spazia dalla paralisi al terrore puro. 
Ho scelto nove ragioni per amare e per raccontare ciò che il greco sa dire in modo unico, speciale, diverso da ogni altra lingua – e sì, per spazzar via ogni paura trasformandola forse in passione.

“Innanzitutto questo libro parla di amore: il greco antico è stata la storia più lunga e bella della mia vita. Non importa che sappiate il greco oppure no. Se sì, vi svelerò particolarità di cui al liceo nessuno vi ha parlato, mentre vi tormentavano tra declinazioni e paradigmi. Se no, ma state cominciando a studiarlo, ancora meglio. La vostra curiosità sarà una pagina bianca da riempire. Per tutti, questa lingua nasconde modi di dire che vi faranno sentire a casa, permettendovi di esprimere parole o concetti ai quali pensate ogni giorno, ma che proprio non si possono dire in italiano. Ad esempio, i numeri delle parole erano tre, singolare, plurale e duale – due per gli occhi, due per gli amanti; esisteva un modo verbale per esprimere il desiderio, l’ottativo, e non esisteva il futuro. Insomma, il greco antico era un modo di vedere il mondo, un modo ancora e soprattutto oggi utile e geniale. Non sono previsti esami né compiti in classe: se alla fine della lettura sarò riuscita a coinvolgervi e a rispondere a domande che mai vi eravate posti, se finalmente avrete capito la ragione di tante ore di studio, avrò raggiunto il mio obiettivo.” (da ibs.it)

 

Giasone è solo un ragazzo quando, inesperto del mare e della vita, insieme ai compagni Argonauti salpa con la nave Argo, la prima costruita da mano umana, verso la remota Colchide alla ricerca del leggendario vello d’oro. Per poi, vittorioso, fare ritorno con l’amata Medea nell’Ellade, fra le paure, le tentazioni e le insidie proprie di ogni lunga navigazione in mare aperto.

Quella narrata da Apollonio Rodio nelle Argonautiche, e magnificamente ripresa da Andrea Marcolongo in queste pagine, è la storia universale e sempre attuale del delicato passaggio all’età adulta di un ragazzo e una ragazza, che trovano la «misura eroica» attraverso il viaggio e l’amore. Ed è il racconto della difficile arte di partire, abbandonando la terraferma e varcando quel confine che siamo chiamati a superare ogni volta che qualcosa di potente ci accade e ci cambia per sempre. Per diventare grandi, non importa quanti anni si abbiano.

Poiché, però, prendere il mare significa esporsi al pericolo di naufragare, ai versi del capolavoro della poesia ellenistica l’autrice affianca, in una sorta di controcanto, la prosa disadorna ma pregnante di How to Abandon Ship. Come abbandonare una nave, un manuale inglese del 1942 che qui, a dispetto del titolo, non rappresenta un manuale di fuga, ma un compendio di strategie per resistere e superare i naufragi della vita. (da librimondadori.it)

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Mi chiamo Emiliano Onori, sono insegnante di italiano e latino e formatore. Vivo nella provincia di Perugia ma insegno in quella di Arezzo. Leggi tutto

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