A partire da Febbraio 2021 partirà un corso di formazione online su Meet gratuito per docenti (ma a carico delle scuole di provenienza) su GSuite, Metodologie Didattiche Attive, Agenda 2030 e SteAm.
Il corso ha l’obiettivo di formare fino a un massimo di 5 docenti per scuola (di ogni ordine e grado) sulle seguenti metodologie didattiche: Project Work, Digital Storytelling, Debate, Webquest, Flipped Classroom e Problem Based Learning. La base tecnologica sarà GSuite, le cui funzioni di base saranno date per acquisite. I contenuti saranno volti a implementare Agenda 2030 nella pratica d’aula. Ecco una sinossi grafica del corso:
L’obiettivo principale del corso è formare i docenti non più e non solo sull’aspetto tecnico legato alle funzioni della piattaforma GSuite quanto su quello che GSuite (o altre piattaforme, come Microsoft356) permette di fare. Il focus sarà quindi sempre rivolto alle Metodologie Didattiche Attive, uniche responsabili del successo formativo a scuola e, a livello di contenuti, su Agenda 2030. Di seguito il calendario e i contenuti precisi di ogni singolo incontro:
Questo gruppo di docenti (prevedibilmente Animatori Digitali, Team Innovazione e 10 Docenti Esperti) a sua volta potrà svolgere attività di formazione interna ai colleghi una volta terminato il corso. Il corso non avrà più di 30 iscritti, di modo da rendere ogni incontro una vera esperienza formativa e un momento di reale scambio e condivisione di buone pratiche.
Le competenze richieste sono un uso base di GSuite o altre piattaforme didattiche. Saranno rilasciati materiali utili sia durante sia dopo il corso, in particolare per ogni Metodologia Didattica e per ogni Goal di Agenda 2030 sarà fornita una scheda di progettazione già realizzata (e comunque modificabile).
IMPORTANTE: Per informazioni di carattere economico e contrattuale far scrivere dall’indirizzo meccanografico della scuola a info@designdidattico.com. Non si rilasciano preventivi a singoli docenti.
Il corso sarà tenuto da Emiliano Onori
Emiliano Onori
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A partire dal 10 dicembre (e a seguire: 11, 16, 18, 21, 22) inizierà il Corso di Formazione “GSuite, Metodologie Attive, Stem e Agenda2030” per l’Istituto Comprensivo Bonfigli di Corciano, tenuto da Emiliano Onori. Saranno trattati, in incontri pomeridiani su Google Meet, le principali modalità di impiego delle Metodologie Attive con riferimento alle Stem e ad Agenda2030 mediante il supporto di GSuite. Corso certificato per 25h con 10h in presenza sincrona su Meet.
Di seguito il programma dettagliato:
Per partecipare come uditori contattare la scuola. Per ulteriori informazioni o per organizzare una formazione nella propria scuola scrivere a info@designdidattico.com
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In un precedente articolo abbiamo visto come portare la Didattica per Competenze in aula (qui il riferimento). Qui vedremo invece un esempio concreto.
L’idea
Dato che l’argomento legato alle sequenze narrative è uno dei più affrontati al biennio della secondaria di secondo grado (ma anche di primo), vista la sua importanza, perchè non renderlo meno teorico e più pratico mediante un approccio operativo? Ad esempio:
Siamo la redazione Einaudi. Abbiamo ricevuto le bozze di uno scrittore di racconti per ragazzi. Tuttavia il target di riferimento non sono adolescenti di 14/16 anni ma ragazzini di 8/10. Problema: dobbiamo rivedere molte “sequenze narrative” per renderle accessibili ad un pubblico di preadolescenti
Competenze coinvolte
L’implementazione in aula
Come favorire questo approccio “per problemi”?
FASE 1: Innanzi tutto è opportuno selezionare brani, da libro di testo, che possano prestarsi ad una riscrittura; pensiamo a scelte antologiche di Calvino, ad esempio, sempre molto presenti nei testi di scuola. A quel punto l’insegnante, dopo una brevissima spiegazione delle sequenze (brevissima altrimenti siamo sempre all’interno della lezione frontale), invita gli alunni a individuare le sequenze presenti nei brani originali. Questo momento serve per mettere subito in pratica quanto appreso e, anzi, per apprendere facendo (learning by doing).
FASE 2: Ora la classe è (più o meno!) pronta per una ri-scrittura; il docente individua alcuni brani e chiede di modificarli perchè divengano accessibili ad un pubblico di ragazzini. Quindi, ad esempio, una lunga sequenza descrittiva può essere suddivisa in più sequenze, magari caratterizzate da un lessico più semplice e comprensibile. In tal modo non si lavoro solo sulle sequenze ma anche su sintassi e lessico. L’insegnante assegna alcuni brani identici per tutti, altri diversi. Si consiglia di far lavorare gli studenti in gruppo, ovviamente con la supervisione del docente (che, verosimilmente, affiancherà massimo 1 o 2 gruppi durante il lavoro).
FASE 3: Terminata la ri-scrittura, si dà lettura dei brani. Qui ciascun gruppo motiverà le proprie scelte e gli altri gruppi avanzeranno eventuali dubbi, osservazioni, critiche.
La valutazione
Come valutare questo tipo di lavoro? Il docente potrebbe predisporre una rubric su quattro livelli:
-livello 1: non ancora raggiunto
-livello 2: raggiunta competenza base ma con aiuto del docente
-livello 3: competenza raggiunta in autonomia
-livello 4: competenza raggiunta mediante riflessione personale, motivata e critica
E gli indicatori di tale rubric potrebbero essere:
– Individuazione delle sequenze
– Riscrittura delle sequenze
– Uso/modifica del lessico appropriato
Qui la rubric scaricabile e modificabile
Consigli
Ecco alcuni consigli per chi volesse sperimentare questo approccio:
Laboratorio
E’ possibile far svolgere il lavoro proprio sull’incipit de “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino, qui scaricabile in pdf.
Conclusioni
Naturalmente questo non è che uno dei tanti modi di far lavorare per competenze. In cosa si differenzia dalla didattica tradizionale:
A breve altri esempi per altre discipline.
Emiliano Onori (docente e formatore)
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Si organizzano Corsi e Workshop su Webquest (Ricerca Guidata online) e Problem Based Learning (Didattica per Problemi) della durata di 25h totali (di cui una parte in presenza) per il mese di Settembre (anche al mattino) e Ottobre in particolare sulle seguenti priorità strategiche individuate dal Piano:
· Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;
· Valutazione e miglioramento;
· Didattica per competenze e innovazione metodologica;
· Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale;
Gli interventi, concordati e progettati con le scuole, avranno sempre un approccio laboratoriale e non frontale e/o teorico.
ARGOMENTI: Webqeust e PBL (ma anche Google Apps for Education, Cooperative Learning, Peer to Peer, Blog Didattico, Lim, Debate, Content Curation, Social Network, BYOD (Bring Your Own Device), Coding e Pensiero Computazionale Unplugged e con Pc).
MODALITA’: Workshop intensivo (per località distanti oltre 200km dall’umbria) oppure Corso di Formazione (per umbria e toscana)
PREREQUISITI: Uso della posta elettronica, Connessione ad Internet, Videoproiettore
OBIETTIVI: Attivare percorsi di didattica attiva e laboratoriale basata su l capovolgimento dell’approccio frontale
TEMPI: Workshop da 8h/12h/16h o Corso di Formazione da 8h/12h/16h in 3/4 incontri pomeridiani
SEDE: è possibile tenere il corso o presso sedi di scuole o di centri di formazione, richiesta connessione web e videoproiettore
COSTI: da valutare in base al numero di ore ma comunque equiparati ai compensi pon
CERTIFICAZIONE: il corso si intende CERTIFICATO se erogato dalla scuola che, per natura, è agenzia formativa certificata.
Clicca qui per VIDEO DIMOSTRATIVI su TUTTE LE TIPOLOGIE DI CORSO
Clicca qui per APPLICAZIONI PRATICHE DELLE METODOLOGIE PROPOSTE
INFO E CONTATTI
Emiliano Onori (docente e formatore)
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In data 14 e 15 marzo e 4 e 5 aprile 2018 si terrà presso l’istituto Umberto Nobile di Ciampino un workshop intensivo sulle Metodologie Didattiche Attive, centrato in particolare su Webquest (approfondimento) e Problem based Learning (approfondimento)
Il workshop avrà una durata complessiva di 16h frontali divise in due momenti (marzo e aprile) e avrà lo scopo di illustrare le potenzialità didattiche delle metodologie didattiche attive di cui il Webquest e il Problem Based Learning rappresentano un ottimo modello.
Il workshop avrà un approccio laboratoriale.
Le due giornate formative saranno tenute da Emiliano Onori.
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Il workshop avrà una durata complessiva di 16h frontali divise in due momenti (marzo e aprile) e avrà lo scopo di illustrare le potenzialità didattiche delle metodologie didattiche attive di cui il Webquest e il Problem Based Learning rappresentano un ottimo modello.
Il workshop avrà un approccio laboratoriale.
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In data 14 e 15 marzo e 4 e 5 aprile 2018 si terrà presso l’istituto Umberto Nobile di Ciampino un workshop intensivo sulle Metodologie Didattiche Attive, centrato in particolare su Webquest (approfondimento) e Problem based Learning (approfondimento)
Il workshop avrà una durata complessiva di 16h frontali divise in due momenti (marzo e aprile) e avrà lo scopo di illustrare le potenzialità didattiche delle metodologie didattiche attive di cui il Webquest e il Problem Based Learning rappresentano un ottimo modello.
Il workshop avrà un approccio laboratoriale.
Le due giornate formative saranno tenute da Emiliano Onori.
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Il Pbl (Problem Based Learning) è una metodologia didattica attiva, vale a dire centrata sul problema e sull’alunno (in singolo o in gruppo) che deve risolverlo. A differenza della lezione frontale, non viene spiegato un contenuto, piuttosto vengono dati alcuni (non tutti) gli elementi per risolvere un problema reale, la cui risoluzione porta ad apprendere altri concetti inizialmente non noti. E’ una metodologia che riscuote un certo successo poichè mette gli studenti al centro del proprio processo di apprendimento. Richiede di norma tempi lunghi (2 settimane) ed in essa la funzione del docente è più che altro quella del tutor o mentor.
Nell’esempio seguente si prospetta un problema reale di biologia: “Le piante a rischio: cosa fare per evitarne l’estinzione”
Emiliano Onori
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Si organizzano corsi e workshop da 25h (unità didattica significativa) per Reti di Ambito e Scopo sul Problem Based Learning. Le 25h sono da considerarsi totali e quindi non totalmente frontali. Di seguito alcune sintetiche indicazioni:
DURATA: 25h da strutturarsi in 12/14/16h frontali, 6h di approfondimento personale con materiali forniti, 6h di ricerca/azione in classe e documentazione delle attività. Il numero di ore per ciascuno dei tre aspetti (frontale, approfondimento, documentazione) può essere variato in accordo con la Rete di Ambito secondo le specifiche esigenze.
PERIODO: da settembre 2017
ARTICOLAZIONE: modalità “workshop” intensivo in 2gg oppure modalità “corso” con incontri settimanali e/o mensili
SEDE: quella indicata dalla Rete di Ambito
ARGOMENTI: in base alle esigenze della Rete. Argomenti suggeriti: Introduzione al PBL, Modalità di Impiego, Basi pedagogiche, Tipologie di lavoro, Simulazione, Studio di caso, etc.
LOGISTICA: è richiesta un’aula con connessione ad internet e proiettore
PARTECIPANTI: data la modalità laboratoriale si consiglia un numero massimo di 20/25 corsisti.
Clicca qui per video dimostrativo sul PBL
INFO E CONTATTI
Emiliano Onori (docente e formatore)
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